03
December
2024
Tempo di lettura:
4 minuti
Sono da poco tornato da Mapic 2024. Arriveranno le mie riflessioni su questa esperienza, ma più in là. A volte penso serva sospendere il giudizio per lasciar posare i pensieri, raffreddare l’emotività e mettere a terra considerazioni strutturate. Mi concedo giusto un po’ di tempo e, nel mentre, riprendo in mano il libro Shopping Malls and Public Space in Modern China di Nicholas Jewell.
Come accennato nella precedente newsletter, in Cina il modello di sviluppo di un sistema commerciale perfettamente integrato all’interno della realtà urbana crea una forte continuità dello spazio pubblico e aumenta il tessuto connettivo della città. Questo fa dell’Oriente un orizzonte a cui guardare con interesse e da cui lasciarsi ispirare.
Ciò che più mi colpisce della lettura di Nicholas Jewell è il netto cambio di rotta proposto nella percezione della tipologia del centro commerciale.
In primis, l’autore parte da un presupposto fondamentale: il disegno dello spazio non è mai neutro, ma pregno di un valore simbolico che costruisce identità. In ogni luogo, come anche nello shopping mall, le persone si incontrano, incrociano sguardi, creano ricordi, condividono storie, attimi.
Questo punto di vista è dirompente, perché supera la visione occidentale del formato Retail come relegato al mero tempo del consumo, lontano dalla vita vera delle persone, e ne valorizza la capacità di creare significati.
In secondo luogo, l’analisi di Jewell mi affascina perché riporta la figura dell’architetto al centro del disegno: a prescindere dallo spazio creato, l’attenzione è sul disegno in quanto tale, sulla cura del prodotto dal punto di vista architettonico.
La riflessione che Nicholas Jewell fa è estremamente obiettiva e, di conseguenza, non può prescindere dall’individuare anche i lati più torbidi e oscuri propri di un Paese enorme e complesso come la Cina. Ma è nel suo cambiare la prospettiva da cui guardare al centro commerciale che intravedo quella forza impetuosa, quel potenziale necessario a dare nuovo ossigeno al formato e a farlo evolvere.
Adolfo Suarez
Lavora disegnando, sempre e comunque, e sa ritagliarsi spazi di silenzio anche nelle situazioni più rumorose. Questo lo porta a una visione dei problemi sempre approfondita, a volte anche inaspettata, che contribuisce a generare quel conflicto positivo che lo porta a cercare sempre soluzioni migliori.
Condividila con i tuoi contatti o sui tuoi social
Paneburro è la newsletter mensile di Adolfo Suarez che raccoglie pensieri, riflessioni e suggestioni sul mondo del Retail. Storie e visioni del contemporaneo condite con il poco che abbiamo, che poi è l’essenziale. Un po’ alla bread&butter, come direbbero gli Inglesi, ma sempre con il nostro tocco creativo.
Fuori il:
03
December
2024
La prossima newsletter sarà presto disponibile. Iscriviti attraverso il form nella sezione apposita per essere avvisato al momento dell’uscita e non perderti tutte le altre news.